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La banca

Che cos’è una banca? Cosa fa una banca? Ma soprattutto perché in banca, prima di entrare, metti in una cassetta chiusa a chiave il tuo portafoglio? Che condizione psicologica si nasconde dietro questo semplice gesto? Perché in banca le penne hanno il filo? Forse per impedire che la gente si possa pugnalare?

Nella banca scatta la molla dell’attaccamento al denaro.
Uno psicologo mi ha confessato che una volta ha avuto un banchiere in cura. Credeva che i soldi gli parlassero. Ma non era questo che lo spaventava, era sconvolto dal fatto che volevano fare beneficenza.  
Qual è il concetto che sta alla base dell’attività bancaria? La compravendita di denaro.
Praticamente lo stesso lavoro degli usurai (e non a caso, infatti, le banche hanno l’orario di chi – usura).
La banca è una sorta di strozzino legalizzato, mette in atto uno sfruttamento “governato”.
Proviamo a confrontare il modus operandi dell’usuraio con il metodo bancario.
L’ usuraio ti presta i soldi senza chiederti niente (ottieni  sicuramente un prestito), ma glieli devi restituire con un tasso di interesse che stabilisce lui e se non glieli ridai lui fa intervenire generalmente una sorta di killer che prima ti minaccia, poi ti picchia e infine – eventualmente -  ti ammazza.

La banca si comporta in un modo analogo, ma eticamente più corretto: ti presta i soldi a fronte di garanzie (beni, mod.740, busta paga…), ma queste garanzie – ricordalo - non sono per te, sono per lei, e se tu non sei in grado di fornirle non riesci a ottenere il prestito. In seguito, i soldi che hai ricevuto, glieli devi rendere con tassi di interesse determinati (regolamentazione: legge anti usura, tassi determinati dalla Banca Centrale Europea , EURIBOR) e se  non glieli restituisci fa intervenire le forze dell’ordine che non ti ammazzano ma, dopo il pignoramento, rischi comunque di finire sotto i ponti. La morte non è violenta, ma lenta.
Una banca non è altro che una società che si occupa della compravendita di denaro, la forma sociale può essere quella di una SpA, una fondazione, una cooperativa…
Il denaro che viene acquisito e movimentato (scopo della banca) è il risparmio di chi si affida alla banca stessa (RACCOLTA DI DENARO PRESSO IL PUBBLICO).

Quindi, in sostanza, la banca non è altro che una struttura la quale, per motivi vari, si ritrova in possesso di SOLDI che poi utilizza come MERCE per ricavare altri soldi (plusvalenze) che costituiscono il suo guadagno.
Il risparmiatore deve prendere coscienza di essere un “fornitore di materia prima”, è lui che fornisce cioè alla banca il materiale di cui la banca ha bisogno per lavorare.
Però è un fornitore anomalo, nel senso che paga lui per rifornire.
Ricordiamolo: senza risparmiatori la banca non avrebbe senso. Sono i risparmiatori che, depositando il loro denaro (l’alternativa è il materasso, la piastrella mobile, oppure, nei casi più evoluti, la cassaforte dietro il quadro tarocco della Gioconda), permettono alla banca di operare.
Il loro scopo è mettere i soldi “al sicuro”.
Della rapina alla banca, o di quanto la banca rapina, parleremo in un altro momento.
Si sappia: se a un dato momento tutti i risparmiatori chiedessero la restituzione totale dei loro capitali le banche entrerebbero in seria difficoltà (ed è questa la grande paura di oggi).
Le banche non hanno la possibilità di soddisfare questa richiesta. La loro attività si basa sulla legge dei grandi numeri: sanno benissimo che è altamente improbabile che tutti i risparmiatori nello stesso istante prelevino la totalità dei loro risparmi. A tale proposito, esse predispongono ogni giorno una GIACENZA MEDIA DI DENARO atta a soddisfare le presumibili esigenze dei loro “clienti” (in realtà, ricordiamolo ancora, il “cliente” sono loro…). Cosa dite, gli facciamo lo scherzo del cliente bastardo?

Sarebbe bello, ma è troppo difficile. Non riusciamo a sincronizzarci. E poi non ne vale la pena.
Certo, con questa minaccia incombente le banche dovrebbero abbassare il tiro…tuttavia questo non avviene e il tiro resta comunque quello del collo del “cliente”. Cioè il nostro.